Mail diffamatorie sul commercialista: finisce a processo

È iniziato ieri dinanzi al giudice monocratico Iuri De Biasi il processo per diffamazione aggravata che vede imputato un imprenditore.

Ieri si è costituito parte civile, con l’avvocato Fabio Gasparini, un commercialista pordenonese.

La persona offesa è stata nominata commissario giudiziale nella procedura di concordato preventivo di un’azienda agricola. La procura ha contestato all’imprenditore di aver inviato mail a plurimi destinatari (una decina di professionisti coinvolti nella procedura) nelle quali ha accusato il commissario giudiziale di aver sostanzialmente svenduto gli immobili, attribuendogli un presunto svolgimento infedele della sua attività e offendendo in tal modo la sua reputazione. Poiché l’offesa consiste nell’attribuzione di fatti determinati, è stata contestata la relativa aggravante, oltre a quella a mezzo di pubblicità, vista la pluralità dei destinatari dei messaggi. Gli invii di posta elettronica risalgono al 7 e al 9 giugno 2018. Il professionista pordenonese ha specificato, nella costituzione di parte civile, che intende devolvere integralmente in beneficenza l’eventuale importo che gli verrà riconosciuto dal tribunale a titolo di risarcimento del danno.

L’avvocato Gasparini ha evidenziato nella sua memoria che l’imputato ha continuato a inviare comunicazioni ai professionisti delle procedure concorsuali in maniera reiterata e in molti casi denigratoria. Al commercialista in questione, dal 2015 a oggi l’imprenditore ha inviato più di 580 mail. L’ultima risale a poco più di un mese fa. In un allegato l’imputato ha scritto in maiuscolo «contiene querela», indicando il nome del professionista.

Gasparini ha evidenziato come l’imputato non abbia manifestato segni di resipiscenza per la sua condotta. A metà dicembre inizierà un secondo processo, che vede imputato lo stesso imprenditore per l’ipotesi di stalking nei confronti di altri due professionisti pordenonesi, coinvolti in un’altra procedura di concordato (Dal Messaggero Veneto del 19.11.2021)