Autore: Segreteria

Insulti dopo la multa in treno. Lo bloccano in tre, condannato

Un giovane sale sul treno a Casarsa senza il biglietto e si nasconde nel bagno del convoglio diretto al capoluogo. Ma il capotreno se ne avvede, lo fa uscire dal bagno e lo multa: duecento euro di ammenda più il costo del biglietto. Poi, alla stazione di Cusano, sale una coppia di fidanzati, che si dirigono subito verso il capotreno, spiegandogli di non avere fatto il biglietto e di volerlo fare a bordo. E. A., 26enne residente a Casarsa, è nei paraggi e assiste alla conversazione fra il controllore e i due ragazzi. Nota che loro pagano il prezzo del biglietto più un sovrapprezzo di poche decine di euro. E non ci vede più. Il 26enne comincia a dare in escandescenze, inveendo contro il capotreno. Lo bloccano tre ragazzi a bordo. Subito viene chiamata la Polfer.Il 26enne si dà alla fuga, ma quando il capotreno gli aveva elevato la contravvenzione, aveva rilasciato le sue generalità. Ieri la sentenza di primo grado, dianzi al giudice Rodolfo Piccin: A. è stato condannato per oltraggio a pubblico ufficiale a due mesi di reclusione, senza la sospensione della pena. L’imputato è stato altresì condannato al risarcimento del danno in favore del capotreno, che si era costituito parte civile con l’avvocato Fabio Gasparini. (dal Messaggero Veneto del 02.07.2015).

Patteggiano e tornano liberi i ladri in azione alla Mac 2

Colti con le mani nel sacco, sono liberi i tre romeni domiciliati a Barco di Pravisdomini, arrestati l’altro pomeriggio dai carabinieri del Radiomobile di Pordenone per tentato furto aggravato. Processo per direttissima, ieri mattina a palazzo di giustizia, con una trentina di parenti e amici a “presidiare” l’aula. A. F. G., 25 anni, S. I. B., 26 anni, e N. V. A., 24 anni, assistiti dall’avvocato Fabio Gasparini, hanno patteggiato un anno di reclusione e 300 euro di multa. Pena sospesa per G.e A., poiché incensurati. Il giudice monocratico Monica Biasutti ha convalidato gli arresti. I tre erano stati colti con le mani nel sacco, mentre stavano smontando dei rulli metallici da un macchinario, all’interno del capannone di un’azienda dismessa in via Valvasone, a Casarsa. Al terzetto i carabinieri erano giunti a seguito di una segnalazione, relativa alla presenza di un furgone sospetto a Casarsa. I militari avevano rintracciato il furgone all’esterno della Mac 2, azienda specializzata nella vendita di ammendanti, terricci e torbe per il gardening ed il settore agricolo. All’interno dell’azienda dismessa stavano operando i tre. L’operazione aveva preso le mosse da lontano. I tre romeni erano già stati “attenzionati” dai carabinieri nell’ambito di un’attività mirata sul territorio provinciale, in particolar modo nella Bassa Sanvitese, tra Pravisdomini, Chions e Sesto, dove, nelle passate settimane, contestualmente ad alcuni furti, era stato evidenziato un problema di sicurezza del territorio. L’attività investigativa non si è esaurita con i tre arresti. Si stanno vagliando alcune situazioni, sì da capire se il terzetto di romeni sia l’autore di altri furti. (Dal Messaggero Veneto 29.03.2013)

Scoppio alla Mistral di Spilimbergo, una vittima

Un operaio è morto e un altro è rimasto miracolosamente illeso – sotto choc è stato comunque ricoverato in ospedale – nell’esplosione di una cisterna all’interno del termovalorizzatore «Mistral Fvg» di Spilimbergo. L’incidente è avvenuto attorno alle 15. La vittima, 50 anni, dipendente della società e residente non lontano dal luogo della tragedia, pare fosse impegnato in un’operazione di straordinaria manutenzione consistente nella bonifica di un serbatoio. Sospeso su una piattaforma aerea, doveva completare la pulizia preliminare alla rimozione del contenitore, destinato alla dismissione. Ad un tratto, per cause ancora in corso di accertamento, si è verificata una deflagrazione che non gli ha dato scampo: l’uomo è morto all’ istante. Poco distante, un collega è stato soltanto sfiorato dall’onda d’urto e dai detriti ed è riuscito a salvarsi. Immediato l’allarme lanciato dagli altri operai del reparto. Sul posto sono giunte sei squadre dei vigili del fuoco, dal locale distaccamento e dal Comando provinciale di Pordenone, che hanno immediatamente domato un principio di incendio che era divampato e messo in sicurezza il reparto, per consentire l’intervento dei sanitari. Per Toneatti non c’era tuttavia più nulla da fare. Al rianimatore del 118, giunto a bordo dell’ elicottero, decollato dalla Centrale operativa regionale, non è rimasto altro che constatare il decesso dell’uomo. I rilievi sono a cura dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri che, assieme agli ispettori dell’Azienda per l’assistenza sanitaria, hanno sentito i colleghi della vittima e verificato il rispetto dei protocolli di sicurezza. Tra le possibili cause della deflagrazione, la presenza di gas o sostanze residue nel contenitore. Su disposizione del sostituto procuratore di Pordenone, Annita Sorti, l’area in cui è avvenuta l’esplosione è stata posta sotto sequestro. La «Mistral Fvg» si occupa della gestione, dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti. In particolare, nell’impianto friulano si provvede alla gestione di rifiuti speciali pericolosi e non allo stato fisico solido e liquido, come rifiuti ospedalieri, medicinali scaduti, ma anche provenienti da attività industriali. (dal Messaggero Veneto del 30.03.2015)