Anno: 2018

L’avvocato Fabio Gasparini relatore al convegno “La sicurezza dei cittadini e la legittima difesa”

Si è tenuto venerdì 23 novembre 2018 presso la Sala Consiliare del Comune di San Vito al Tagliamento un affollato convegno dal titolo “La sicurezza dei cittadini e la legittima difesa”.

I relatori della serata, il Procuratore Capo di Pordenone, dott. Raffaele Tito e l’Avvocato Fabio Gasparini hanno informato la cittadinanza sulla normativa in vigore e, in particolare, quando una condotta rientra nella legittima difesa e quando, invece, si eccede.

Il convegno è stato organizzato dalla SOMSI di San Vito al Tagliamento con il patrocinio del Comune.

 

L’avvocato Fabio Gasparini ospite della rassegna “Punti di contatto” a Ronchi dei Legionari

E’ giunta alla sua terza edizione la rassegna “Punti di contatto” organizzata dall’associazione “Leali delle Notizie” e che rientra all’interno della manifestazione “Autunno da sfogliare… e da ascoltare” organizzata dalla Biblioteca e dall’assessorato alla cultura del comune di Ronchi dei Legionari, che accompagnerà la comunità ronchese e non solo in questo periodo dell’anno.

Tema di questa edizione la vita della donna all’interno della società.

Il primo incontro dei tre previsti si è tenuto martedì 6 novembre alle ore 20.30 nell’Auditorium Comunale di Ronchi dei Legionari con la presentazione del libro “Sei mia. Un amore violento” (Bordeaux edizioni) della giornalista Eleonora De Nardis, che ha dialogato assieme a Carmelina Calivà dell’Associazione “Da donna a donna” e all’avvocato Fabio Gasparini, il quale si è recentemente occupato, quale legale di parte civile, di un notiassimo caso di femminicidio verificatosi in Friuli Venezia Giulia

 Ha introdotto e moderato la serata Arianna Boria, giornalista de Il Piccolo.

«Bombe carta? No, erano fuochi pirotecnici» Il giudice ha rimesso in libertà l’indagato per detenzione di esplosivi difeso dall’avvocato Fabio Gasparini

«Non erano bombe carta, ma semplici petardi e giochi pirotecnici di libera vendita, che ho acquistato a Caserta». Così P.P., 33 anni, operaio, originario di Caserta e residente ad Aviano si è giustificato dinanzi al gup Monica Biasutti all’interrogatorio di garanzia. Il giudice lo ha scarcerato e rimesso in libertà, in attesa che la perizia disposta sui residui del materiale esploso stabilisca se si sia trattato di petardi, come ha sostenuto l’indagato, o di bombe carta, come è stato ipotizzato invece dagli inquirenti.

Difeso dall’avvocato Fabio Gasparini, P. ha ricostruito la notte dell’arresto. Ha raccontato di essere andato sabato sera con un amico a casa del padre di lui, suo compaesano, in via Maddalena a Villotta di Aviano, per mostrargli i petardi acquistati a Caserta. In questa circostanza avrebbe fatto esplodere il primo. L’operaio ha negato intenti vandalici o intimidatori.

A lanciare l’allarme, alle 20.30, sabato, sono stati i residenti, spaventati dal boato. Vibravano persino i vetri delle case a centinaia di metri di distanza. C’è chi ha temuto lo scoppio di una bombola di gas. Da un’auto a fari spenti è stato visto gettare in strada

Accorsi sul posto i carabinieri di Aviano e dell’aliquota radiomobile di Sacile hanno notato in via Pitteri un’Alfa Romeo 147 rossa (il cui conducente è risultato estraneo ai fatti) e poco distante un uomo con una mano sanguinante che scappava a piedi dopo una seconda detonazione. Alla vista dei carabinieri il 33enne siciliano ha cercato di darsi alla fuga: da qui la contestazione di resistenza.

Le ipotesi di reato per le quali è stato indagato P. (detenzione e impiego di materiali esplodenti, esplosioni pericolose) prevedono in caso di condanna pene molto severe, dai tre ai dodici anni. «Il giudice ha ritenuto che non vi fossero i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati», ha precisato l’avvocato Gasparini (Dal Messaggero Veneto del 25.09.2018).